Il giornalismo

La definizione che ci da vikipedia di questo "sporco lavoro":

è la professione di chi svolge un’attività retribuita scrivendo articoli, inchieste (o reportage) ed editoriali per testate giornalistiche quotidiane o periodiche, o agenzie di stampa, su carta stampata o per emittenti radiofoniche o televisive.

Dico "sporco lavoro" perchè spesso i cronisti si devono trovare in condizioni di scarsa igiene, ma sopratutto perchè sovente si lordano del sangue della povera gente, scrivendo falsità per vendere di più.

Ma vediamo in particolare come si scrive un articolo, o meglio come ti iniziano a spiegare dalla scuola media fin oltre l’università. Poi, se finisci in un mass media, lo finisci a usar per beceri scopi. Analizziamo come e quali tecniche vengono adottate.

 
Il confondere i vari articoli di sezione e tipo. 

il "Laboratorio Linguistico", testo educativo all’articolo di giornale recita così:


[…]I
prerequisiti a cui ho fatto riferimento sono i seguenti: 

  • conoscere
    gli aspetti fondamentali del giornale (prima pagina, pagine interne dedicate alla politica
    estera, interna, cronaca, cultura ecc.)[…]

Secondo quello che viene spiegato da Agnieszka
Grabara
dell’Università di Slesia – Istituto della Filologia Romanza Italianistica con "L’articolo giornalistico di cronaca – Corso
di composizone del testo per il Secondo anno di Italianistica":

L’articolo di Cronaca 

  • DEFINIZIONE: è un testo che riferisce e illustra, in ordine cronologico, un fatto di politica, di economia, di società, di costume avvenuto in un dato paese o all’estero;
  • FUNZIONE: informativa;
  • OBIETTIVO: acquisire la capacità di riferire un fatto in modo oggettivo, sintetico, efficace.

L’articolo di cronaca – continuazione
regola delle 5 “W”

WHO? Chi? WHEN? Quando? WHY? Perché? WHAT? Che? WHERE? Dove? […]

 

Come possiamo quindi notare se il nostro obiettivo è diverso dal raccontare un fatto in modo oggettivo (e quindi soggettivo) basta agire sulle 5 W – Le 5 Domande falsando le risposte. Avremo così due finalità, la prima di raccontare la vicenda dal nostro punto di vista, la seconda di avere una posizione dell’articolo nella sezione di cronaca, dove i lettori ricercano semplici notizie e dove i faziosi commenti vengono presi come parte dell’informazione.

Analizzeremo su questo blog i vari casi man mano ce ci capiteranno sottomano. 


Stefano Angelo
di
Comincialitalia scrive:


[…]Ci sarebbe da fare anche una distinzione tra giornalismo
propagandistico e giornalismo fattuale. Ma questa distinzione esiste in
Italia? Forse no, perché il giornalismo italiano non è mai stato un
giornalismo tendenzialmente obiettivo, bensì un giornalismo
tendenzialmente fazioso. Che si parli di guerra, di politica, di
economia si propaganda sempre un prodotto (una fazione, una ideologia,
una teoria, un contendente, ecc.). Anche quando si parla di un fatto di
cronaca, come può essere un abuso sessuale o una serie di omicidi, ad
essere prontamente propagandato è il mostro dell’occasione da sbattere
in prima pagina, prima ancora della chiusura delle inchieste
giudiziarie.[…]

This entry was posted in home. Bookmark the permalink.