“Il sito di una coop di Ltf oscurato da una stella Br”

fonte indymedia 

(si vede foto del sito oscurato)

"E’ la notte tra il 30 Novembre e il 1 Dicembre. "Hackerato il sito
della CMC", annuncia trionfalmente Indymedia. Compare, alle 1.01, il pos
siglato da "Alekos", un nickname che nasconde un soggetto molto
ricorrente sui siti anarchici: "Da qualche tempo il sito della CMC
(Cooperativa Muratori e Cementisti, che ha il compito di eseguire i
primi sondaggi in Val Susa, ndr) non funziona molto bene.."
In un altro messaggio, un anarchico che utilizza una "A" come nickname,
lancia l’immagine dello screenshot, cioè la schermata "imposta" per
quasi 24 ore al sito della CMC; al centro la scritta No Tav, separata da
una stella rossa a cinque punte, simile a quella comparsa su un
volantino che teorizzava la lotta armata in Val Susa contro l’alta
velocità, scoperto 24 ore prima che i carabinieri trovassero un ordigno
(vero) al km 56 della Statale. Il testo: NO TAV Solidarietà al popolo
della Val Susa. No alla militarizzazione della valle; no alla
devastazione ambientale; no ai cantieri della morte". E ancora: "Fuori
la polizia dalla Val Susa; No pasaran!". Infine: "Ricordando Sole e
Baleno", cioè i due anarchici suicidi in cella, alla fine degli Anni
’90, nell’ambito di un’inchiesta sugli attentati dinamitardi. Dunque, la
rivendicazione degli anarco-insurrezionalisti torinesi.
Segue un’analisi politica sul ruolo della CMC di Ravenna. Inquietante la
fine del documento: vi compaiono nomi e ruoli di tutti i responsabili,
manager e amministratori, trasformandoli così in possibili target:
"…Ravenna implicata in altre grandi infamie, adesso il Tav in Val
Susa, il ponte sullo stretto..lo sviluppismo riformista è criminale,
porta a distruggere la vita, le acque dei fiumi e delle lagune, le
società e tuto a vantaggio di un pugno di privilegiati, gli odierni
agrari della finanza".
Il blitz degli hacker era stato preceduto da un’altra minaccia, ancora
una volta annunciata su Indymedia: un’operazione di netstrike, cioè
occupare e disarticolare il sito del "nemico", in questo caso la CMC.
Sul sito http://www.netstrike.it, ci sono le istruzioni dell’uso.
Primo, scegliere un bersaglio significativo per le rivendicazioni per
cui il netstrike è stato indetto; redigere un appello, possibilmente in
più lingue da far circolare un ovunque, con ora e data del netstrike;
sito ber…Navigare molto estesamente il sito bersaglio per
individuare…motori di ricerca (parecchio onerosi per la CPU della
macchina bersaglio)..Pagine particolarmente leggere per consentire un
alto numero di richieste successive della stessa pagina"
A proposito di Indymedia.
Domenica 20 novembre, stranamente a Pinerolo, a un passo dai siti
olimpici, s’è tenuto un vertice per organizzatre una campagna di
informazione dedicata al Tav e alle Olimpiadi. Digo e carabinieri hanno
seguito con attenzione i lavori e identificato i partecipanti alla
sessione. Tema: "A un anno di distanza dall’ultimo incontro, indymedia
piemunt si dà di nuovo appuntamento per discutere di cosa fare e di come
farlo, per fare il punto della situazione in una città e in una regione
via via sempre più sfruttata, svenduta e militarizzata".
All’ordine del giorno, tra l’altro, il "dossier olimpiadi e repressione
olimpica". Sugli obiettiv da colpire, vale la mappa scoperta tre mesi fa
dalla Digos di Torino, dove erano stati individuati dagli
anarchici-insurrezionalisti tutti i target. Le analisi politiche sulle
ragioni della lotta, e sul ruolo dei soggetti (sponsor, banche,
amministrazioni) sono contenute sul sito http://www.nolimpiadi.8m.com"
Massimo Numa

 


Dal sito noolimpiadi

 

* 5 dicembre 2005. Dopo averci trascurati per 8 anni, La Stampa
scopre improvvisamente il Comitato Nolimpiadi!, pubblicando addirittura
l’indirizzo di questo sito internet. Ma lo fa a modo suo: spiegando che
qui sarebbero contenute "le analisi politiche sulle ragioni della
lotta" alle olimpiadi. Il tutto all’interno di un articolo dal titolo
"Il sito di una coop di Ltf oscurato da una stella BR" nel quale si
parla di agguati telematici, ordigni esplosivi, rivendicazioni anarco
insurrezionaliste, minacce. Lo firma Massimo Numa, con ogni probabilità
il giornalista della carta stampata più detestato nel vastissimo mondo
torinese "non allineato". Allora un paio di precisazioni. Primo, questo
sito cita fatti, documenti, numeri. Ricorda scandali e denuncia truffe,
ma non esprime analisi politiche. Quantomeno, se così vengono
interpretate, non è il nostro intento. Secondo, il sito contiene i
nostri punti di vista contro le c.d. olimpiadi e non ci siamo mai
arrogati il diritto di parlar per altri: a Torino e in Italia si è
finalmente diffusa una vasta e differenziata cultura antiolimpica e
sarebbe molto limitativo pensare che sia un solo sito internet a
comunicarne i motivi. Ne approfittiamo per ricordare che il nostro
pensiero è rigorosamente antifascista, antixenofobo e antirazzista.
Terzo, ma solo per una nota di colore: come abbiamo visto l’articolo
parla di "una stella BR" che oscurava il sito della CMC. A fianco del
titolo c’è l’immagine del sito "colpito" nella quale si vede benissimo
che la stella non è affatto quella delle BR (asimmetrica, fatta solo di
linee, cerchiata) ma una normale stella, interamente colorata,
simmetrica…senza cerchio. Un simbolo totalmente diverso. Non c’entra
niente. Senza dimenticare che Stella Rossa si chiama ancora oggi la
squadra di calcio di Belgrado e che così si chiamava una famosa brigata
partigiana italiana. Chi è allora, come dice Pisanu, che può essere
intenzionato incendiare a Torino le "miscele esplosive"? I pacifici
oppositori della TAV e delle olimpiadi, o i giornalisti che si
taroccano le parole inventandosi simboli terroristici? Secondo noi, i
secondi.

 

 

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